Cosa si intende per sistema complesso (3/4)

È importante inserire questo aspetto della complessità all’interno di una metodologia e del proprio stile di coaching personale. Essa rivela opportunità tecniche, tattiche e gestionali (emotive individuali e di collettivo) che condizionano diverse aree e aspetti di questo sport.

Basti pensare alla lettura di una gara, di come le caratteristiche di un modello di gioco proprio e/o avversario modifichi il comportamento dei calciatori, di come si inseriscono in questo contesto i cambi, i nostri input dalla panchina o, addirittura, anche le scelte arbitrali.

Insomma, ci permette una visione a tuttotondo soprattutto perché, essendo il calcio un microcosmo della vita stessa, anch’esso è un sistema complesso.

Le aree di relazione del calcio: tecnica, la tattica, parte condizionale/motoria e
psicologica interagiscono e si influenzano tra loro.

Le aree di relazione in cui il gioco si sviluppa sono quattro e sono quella fisica, quella tecnica, quella tattica e quella psicologica. In questo contesto sono il gioco nella sua interezza e i suoi sottosistemi che lo generano ad essere al centro di tutto.

Ogni volta che un portiere decide se giocare corto o lungo in costruzione o se un play sceglie di insistere sul lato in cui c’è la palla piuttosto che muoverla nel corridoio opposto, vi è una presa di decisione che dipende dal contesto di gioco e dagli avversari, influenzata talvolta da una condizione emotiva di ansia, da letture errate della situazione o da gesti tecnici non precisi.

Di sicuro, la decisione di un portiere in una rimessa dal fondo di giocare corto o lungo sul risultato di 1-0 a pochi minuti dal termine di una partita importante, contro una pressione avversaria che si supera ma affrontando dei rischi, sarà diversa rispetto a un’altra condizione di gara in cui lui e i suoi compagni sono in vantaggio di 5 reti.

Tuttavia, la corsa per effettuare una pressione, piuttosto che un passaggio, sono tutte azioni che vengono prese in analisi dal giocatore che intuisce/comprende quella particolare situazione e la risolve attraverso il gesto tecnico o motorio di riferimento.

Qui entriamo in un’altra questione molto importante da affrontare, ovvero come valutare la comprensione di un’atleta.

In sostanza, il cervello di una persona rileva e intuisce solo la specificità e il fine di un’azione da svolgere, senza dividere la meccanica che ne deriva nelle proprie parti.

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