Articolo di Giorgio Lerza, della rubrica Amici di Cambiodicampo
Giorgio Lerza, docente presso il MIUR, è un preparatore atletico professionista, diplomato a Coverciano e con abilitazione di allenatore Uefa B presso il Settore Tecnico. La sua esperienza lo ha portato a lavorare in settori semiprofessionistici, tra prime squadre e settori giovanili. Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi articoli come giornalista e si è trovato più volte a scrivere pezzi sulla tematica del Talento.
Giorgio ci lascia un articoletto da leggere tutto d’un fiato, su un tema vastissimo che, promettiamo, sarà toccato ancora da Cambiodicampo nel prossimo futuro.
La tematica dello sviluppo del talento sportivo deve essere una priorità per i Top Club. Tali Club non possono affidarsi a valutazioni grossolane e prive di analisi accurate, ma devono passare per un serio percorso di selezione e sviluppo dei giovani.
Ma è possibile trovare dei parametri che caratterizzano un giovane atleta talentuoso?
Ed è possibile accompagnarlo in un percorso di formazione che non sia frutto della casualità, come troppo spesso succede?
Magari schiavo dei soliti fattori antropometrici o del risultato sportivo?
Nel calcio i giocatori di élite fanno registrare migliori prestazioni in età giovanile per quanto riguarda parametri di Forza, Velocità, Resistenza Anaerobica e Abilità tecniche. Fino a qui ci sarebbe poco da stupirsi. Tuttavia, andando più a fondo si può notare che in categorie U13/14 sono la velocità di corsa e le abilità tecniche che fanno la differenza, mentre negli U15/16 diventa significativa la resistenza cardiorespiratoria.
Le caratteristiche che differenziano i giovani calciatori variano, dunque, in base all’età e questo conferma come, soprattutto nei giovani, un lavoro “multilaterale” mirato e organizzato deve permettere agli stessi di poter sviluppare un “bagaglio” utile allo sviluppo di tutte le abilità che possono aiutarli a gestire le numerose variabili presenti nel gioco del calcio.
Nella seguente tabella sono riportati, sinteticamente, i fattori di predizione del talento secondo uno studio di Williams e Reilly, condotto nel 2000:
Ora, in relazione a tutti questi parametri, si pensi a quante volte ci si basi quasi esclusivamente su fattori fisici i fisiologici. Il più evidente caso di errore di valutazione avviene nei giocatori di bassa statura che, anche se molto validi tecnicamente, sono spesso scartati a causa della loro altezza (Messi docet!). Eppure ci sono casi in cui, per necessità di ruolo o di tipologia di giocatore, dei soli parametrici fisici o fisiologici non sono adatti per avere una corretta visione del talento del calciatore. Ad esempio, per trovare un giovane esterno di talento ben dotato tecnicamente e che sia capace di dribblare l’uomo è probabile che sia meglio andare a ricercare un giocatore con dei parametri fisici tali da individuare un così detto giocatore “dal baricentro basso”.
Da qui nasce quel dubbio che ci si porta dietro quando si parla di individuazione del talento.
Di sicuro, però, parlando di sviluppo del talento, non si può prescindere da due condizioni fondamentali:
1. Un buon livello professionale dell’allenatore, che deve permettere di sviluppare le competenze e le abilità di ogni atleta;
2. Un alto numero di ore dedicate alla disciplina sportiva.
Fonti dell’articolo:
- Williams AM, Reilly T., Talent identification and development in soccer, Research Institute for Sport and Exercise Sci, Liverpool John Moores University, UK, Journal of Sports Sciences, 18:9, 657 – 667
- Malina R.M., Cumming S.P., Kontos A.P., et al. Maturity-associated variation in sport-specific skills of youth soccer players aged 13–15 years, J Sports Sci, Volume: 23, Issue: 5 (2005), pp. 515—522
- Vaeyens, R M Malina, M Janssens, B Van Renterghem, J Bourgois, J Vrijens, R M Philippaerts, A multidisciplinary selection model for youth soccer: the Ghent Youth Soccer Project, Br J Sports Med 2006;40:928–934.