Dott. Riccardo Capanna
Tra gli anni 80 e 90 un gruppo di ricercatori, tra cui Giacomo Rizzolatti, ha fatto una di quelle scoperte che sono in grado di cambiare totalmente il mondo dello sport, e non solo. Stiamo parlando dei neuroni specchio, una classe di neuroni che si attiva sia quando un individuo esegue un’azione sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione compiuta da un soggetto terzo.
La loro scoperta avvenne per pura casualità, grazie a degli studi compiuti dal team sulla corteccia motoria di un macaco con lo scopo di studiare i neuroni deputati al controllo dei movimenti della mano.
Avendo collocato degli elettrodi nella corteccia frontale inferiore di un macaco per studiare i neuroni specializzati nel controllo dei movimenti della mano. Durante ogni esperimento era registrato il comportamento dei singoli neuroni nel cervello della scimmia, mentre le si permetteva di accedere a frammenti di cibo. Come altre importanti scoperte, quella dei neuroni secchio, fu dovuta al caso. L’aneddotica racconta che, mentre
uno sperimentatore prendeva una nocciolina preparata per gli esperimenti, alcun in neuroni della scimmia che osservava la scena si erano attivati.
Come poteva essere accaduto?
Infatti la scimmia non si era mossa e, sino ad allora, si pensava che quei neuroni si attivassero soltanto per funzioni motorie. In un primo momento gli sperimentatori pensarono si trattasse di un difetto nelle misure o di un guasti della strumentazione, ma tutto risultò perfettamente funzionale e le reazioni da parte della scimmia si ripeterono non appena veniva eseguita l’azione di afferrare. Furono cosi, in modo del tutti casuale, scoperti i neuroni specchio.
I neuroni specchio in pratica si attivano sia quando il macaco eseguiva l’azione di afferrare, sia quando vedeva un altro individuo effettuare un azione simile. I neuroni specchio non sparavano invece in risposta alla semplice presenza del cibo o di altri oggetti interessanti per la scimmia.
Nel ’95 fu dimostrata l’esistenza nell’uomo di un sistema simile a quello trovato nella scimmia.
Da un punto di vista neuroanatomico, i neuroni specchio sono una particolare classe di neuroni, originariamente scoperta in un settore della corteccia motoria della scimmia. In altre parole, i neuroni specchio sono particolari classi di neuroni complici, o meglio protagonisti, dell’apprendimento motorio. Sono responsabili della rappresentazione ideale del movimento e si trovano nella corteccia motoria posteriore e parietale.
Dal momento della scoperta gli studi e le applicazioni sul mondo del calcio, e sulle modalità di apprendimento, sono cresciute esponenzialmente.
Questi neuroni sono oggi considerati, nel cognitivismo integrato, i principale fautori del processo di apprendimento motorio. Conoscere come essi si comportano può influenzare il tuo modo di allenare fino a cambiarlo totalmente.
Funzionano in maniera pre-comunicativa, ossia si attivano in maniera inconsapevole, prima ancora che il giocatori se ne possa rendere conto.
Si innescano cosi processi di imitazione e comunicazione ancora prima che subentri consapevolezza nell’atleta o che in lui vi sia elaborazione della conoscenza.
SI neuroni (l’intero sistema neuronale viene chiamato sistema specchio) si attivano quando si esegue un azione motoria, quando le si vede eseguire dagli altri o (sembra, anche se non è ancora provato) anche quando ci si concentra fortemente sul gesto motorio da eseguire.
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I tuoi giocatori ti ringrazieranno.
anzi, proprio nessun esercizio
Bisogna mettere gli avversari!
lo smarcamento combinato si allena da solo
Sono esercizi, no?
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Per questo dovremmo fare un ebook a parte
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