Neuroscienza nell’apprendimento motorio

e nel feedback

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A cosa ti servirà sapere dei neuroni specchio?

  • Capire come ottimizzare la tua didattica di allenamento
  • Comprendere gli esempi della neuroscienza applicata al contesto calcistico
  • Sviluppare un programma calcistico basato sul miglioramento cognitivo
  • Creare esercitazioni con la neuroscienza 

"In «passato» le limitate conoscenze scientifiche hanno orientato gli allenatori verso una didattica meno efficace rispetto a quella possibile attraverso le conoscenza attuali."

Dott. Riccardo Capanna

UNA SCOPERTA CHE HA CAMBIATO IL CALCIO

Tra gli anni 80 e 90 un gruppo di ricercatori, tra cui Giacomo Rizzolatti, ha fatto una di quelle scoperte che sono in grado di cambiare totalmente il mondo dello sport, e non solo. Stiamo parlando dei neuroni specchio, una classe di neuroni che si attiva sia quando un individuo esegue un’azione sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione compiuta da un soggetto terzo.

La loro scoperta avvenne per pura casualità, grazie a degli studi compiuti dal team sulla corteccia motoria di un macaco con lo scopo di studiare i neuroni deputati al controllo dei movimenti della mano.

Avendo collocato degli elettrodi nella corteccia frontale inferiore di un macaco per studiare i neuroni specializzati nel controllo dei movimenti della mano. Durante ogni esperimento era registrato il comportamento dei singoli neuroni nel cervello della scimmia, mentre le si permetteva di accedere a frammenti di cibo. Come altre importanti scoperte, quella dei neuroni secchio, fu dovuta al caso. L’aneddotica racconta che, mentre

uno sperimentatore prendeva una nocciolina preparata per gli esperimenti, alcun in neuroni della scimmia che osservava la scena si erano attivati.

Come poteva essere accaduto?

Infatti la scimmia non si era mossa e, sino ad allora, si pensava che quei neuroni si attivassero soltanto per funzioni motorie. In un primo momento gli sperimentatori pensarono si trattasse di un difetto nelle misure o di un guasti della strumentazione, ma tutto risultò perfettamente funzionale e le reazioni da parte della scimmia si ripeterono non appena veniva eseguita l’azione di afferrare. Furono cosi, in modo del tutti casuale, scoperti i neuroni specchio.

I neuroni specchio in pratica si attivano sia quando il macaco eseguiva l’azione di afferrare, sia quando vedeva un altro individuo effettuare un azione simile. I neuroni specchio non sparavano invece in risposta alla semplice presenza del cibo o di altri oggetti interessanti per la scimmia.

Nel ’95 fu dimostrata l’esistenza nell’uomo di un sistema simile a quello trovato nella scimmia.

"GIACOMO RIZZOLATTI HA CONTRIBUITO AL CALCIO"

COSA SONO I NEURONI SPECCHIO?

Da un punto di vista neuroanatomico, i neuroni specchio sono una particolare classe di neuroni, originariamente scoperta in un settore della corteccia motoria della scimmia. In altre parole, i neuroni specchio sono particolari classi di neuroni complici, o meglio protagonisti, dell’apprendimento motorio. Sono responsabili della rappresentazione ideale del movimento e si trovano nella corteccia motoria posteriore e parietale.

Dal momento della scoperta gli studi e le applicazioni sul mondo del calcio, e sulle modalità di apprendimento, sono cresciute esponenzialmente.

Perché i neuroni specchio sono importanti nel calcio?

Questi neuroni sono oggi considerati, nel cognitivismo integrato, i principale fautori del processo di apprendimento motorio. Conoscere come essi si comportano può influenzare il tuo modo di allenare fino a cambiarlo totalmente.

Come si attivano il sistema specchio in ambito motorio?

Funzionano in maniera pre-comunicativa, ossia si attivano in maniera inconsapevole, prima ancora che il giocatori se ne possa rendere conto.

Si innescano cosi processi di imitazione e comunicazione ancora prima che subentri consapevolezza nell’atleta o che in lui vi sia elaborazione della conoscenza.

SI neuroni (l’intero sistema neuronale viene chiamato sistema specchio) si attivano quando si esegue un azione motoria, quando le si vede eseguire dagli altri o (sembra, anche se non è ancora provato) anche quando ci si concentra fortemente sul gesto motorio da eseguire.

Se sei un allenatore avvezzo a modalità di allenamento arcaiche e profondamente radicate in vecchi studi, beh allora farai fatica a leggere quanto presente in questo ebook. Se poi sei un allenatore che non cambia mai opinione o crede che nel calcio la tecnica sia totalmente centrale, beh allora NON SCARICARE questo ebook e NON SEGUIRE il nostro podcast.

Non scaricare questo ebook sull’apprendimento se:

  • Sei un allenatore che crede nella tecnica calcistica come unica via
  • Alleni in maniera del tutto analitica
  • Credi che il “era meglio il calcio di una volta”
  • non ci sono più i grandi campioni perché non si fa più tecnica

Se invece lo leggerai scoprirai delle neuroscienze applicate al calcio.

VUOI APPLICARE LE NEUROSCIENZE NEL CALCIO?

Bene. Inizia da questo ebook perché qui c’è la base di come migliorare l’apprendimento tecnico in regime di gioco. Imparerai a comprendere meccanismi cognitivi e emulare le situazioni che fanno avere altro trasferimenti ai tuoi giocatori per riportarle nel contesto di allenamento.

I tuoi giocatori ti ringrazieranno.

Cosa non troverai in questo ebook:

ESERCIZI PER ALLENARE IL PIEDE DEBOLE

anzi, proprio nessun esercizio

LA TESTA VIENE SOLO DOPO LE GAMBE

Bisogna mettere gli avversari!

ESERCITAZIONI SULLO SMARCAMENTO COMBINATO

lo smarcamento combinato si allena da solo

L'ALLENAMENTO A BLOCCHI è UTILE

Sono esercizi, no?

SCHEMI PER ATTACCARE LA PROFONDITà

l'unica profondità che vogliamo darti qui è quella del pensiero critico

ESERCITAZIONI PER ALLENARE LO SCAGLIONAMENTO

Per questo dovremmo fare un ebook a parte

Ma in questo ebook non ti parliamo solo di come rendere efficiente il tuo allenamento. ti renderai conto che sono tanti gli ambiti che ti si apriranno. Te ne suggeriamo alcuni che potrai approfondire come il cognitivismo integrato, i sistemi complessi nel calcio, la pedagogia non lineare applicata al calcio e la teoria dinamica.

Nullam quis risus eget urna mollis ornare vel eu leo. Aenean lacinia bibendum nulla sed