Un allenatore in attività tra gli anni ’50 e ’70 e noto come el Paròn, Nereo Rocco, disse: “In campo come nella vita”.
Se questa frase indicava come gli aspetti caratteriali di un calciatore fuori dal campo venissero riportati fedelmente sul prato verde, noi possiamo allargarla a coppie di giocatori, a reparti, a gruppi e/o all’intero collettivo. Addirittura, un giornalista britannico di nome David Winner, nel suo saggio Brilliant Orange, ha descritto come la rivoluzione socio-culturale e architettonica dell’Olanda del ’68 abbia influito sulla visione del gioco e sulla comprensione dello spazio di allenatori e giocatori dell’epoca.
Insomma, tutto questo per dirvi che per leggere e comprendere meglio un gioco che ci appassiona così tanto, proprio perché strettamente legato a un contesto culturale, sociale ed economico in cui ci riconosciamo, dobbiamo capirne i contesti, le interazioni e la complessità che lo muovono.
Abbiamo il compito di analizzarlo più in profondità se vogliamo realmente allenarlo rispettando la sua natura e la realtà della partita anche durante le esercitazioni che proponiamo.