“Trovo terribile quando i talenti vengono esclusi basandosi sui dati al computer. Basandosi sui criteri vigenti all’Ajax ora, io sarei stato scartato. Quando avevo 15 anni. non ero in grado di calciare la palla oltre i 15 metri col piede sinistro e forse 20 col destro. Le mie qualità tecniche e di visione del gioco sono si possono stabilire con un computer.”
Così si esprimeva, 30 anni fa circa, Johan Cruyff.
Ma non tutto, da allora, è andato in quella direzione. Oggi IBM Watson e altre intelligenze Artificiali fanno parte del calcio e si sono impossessate di una grossa fetta di competenze: scouting, match analysis, monitoring prestazionale degli atleti.
Ma i Big Data aiutano realmente o stanno facendo perdere ciò che il calcio ha di intrinseco?
Oggi, a Cambio di Campo, esploreremo questo innovativo mondo, portandovi esempi e cercando di cogliere ciò che l’innovazione sta portando in questo sport