Quando si pensa a pagine con migliaia e migliaia di persone si ha sempre l’intenzione di pensare che ci siano dietro chissà quante persone, quasi a volerci convincere che per arrivare a determinati obiettivi ci voglia qualcosa in più rispetto a quello che tutti hanno, un po’ una scusa per rimanere nel nostro e non fare le cose… siamo fatti cosi ma con Raffaele Ferraro vorremmo farti capire quanto, a volte, una persona con una buona idea e tantissima passione possa davvero toccare gli occhi, e in questo caso le orecchie, di milioni di persone. Raffaele è il fondatore de “La giornata Tipo”, una delle pagine social più importanti nel panorama nazionale; una pagina che parla di pallacanestro e che è riuscita nel tempo a crearsi una community di appassionati di questo magico sport. Insieme abbiamo parlato delle principali linee guida per creare una community online e di quanto è importante per lo sport di oggi, soprattutto per il basket italiano, imparare a creare storie in grado di far emozionare.
Raffaele ci ha raccontato subito com’è nata la Giornata Tipo, quali sono stati gli achievement più belli ed in generale com’è arrivato a creare una community così importante. A proposito di community abbiamo fatto diverse considerazioni cercando di fornire qualche bello spunto di Raffaele a proposito di come valorizzarla al meglio. Coerenza è probabilmente la parola chiave.
Abbiamo poi avuto modo di parlare di un tema caro a La Giornata Tipo, lo storytelling per comunicare in maniera autentica e coinvolgente. Questa leva purtroppo è ancora troppo spesso sottovalutata in ambito sportivo nonostante il patrimonio storico e di marca siano un’arma a disposizione dei club soprattutto nell’ottica di trasformarsi sempre più in player in grado di creare contenuti di intrattenimento di altissimo livello.
Ovviamente poi un passaggio sulla NBA, sul suo impatto mediatico e sulle conseguenze che ha avuto nel nostro Paese. Ma anche, qual è la situazione del basket nella nostra penisola? Bastano davvero grandi sponsor o grandi televisioni che investano? Per noi la risposta è no, e Raffaele sembra essere pienamente d’accordo. Cuffie nelle orecchie per ascoltare il suo punto di vista! Buon ascolto.