Chiara Bellori è al Sassuolo da ormai dieci anni; non solo ha creato le pagine social della società ma le anche gestite da quel giorno ad oggi. E allora, giustamente, abbiamo parlato di social media e della loro evoluzione nello sport.
Dopo dieci anni Chiara non ha dubbi: essere multitasking è la skill più importante in questo ambito, nello sport. Essere multitasking permette di sopperire ad alcune mancanze ed, inoltre, da più opportunità nello sviluppare il proprio lavoro e produrre un piano editoriale più variegato e accattivante.
Il mondo social cambia costantemente e capirlo alla svelta può fare la differenza: se in passato si cercava di creare il contenuto che potesse essere virale così da raggiungere più persone possibile, oggi l’obiettivo è una targetizzazione dettagliata utile a mostrare il contenuto giusto alle persone giuste. E in futuro? Sarà sempre più importante l’interazione. Meno copertura ma un pubblico di sempre maggior valore.
Ma quali sono stati gli obiettivi del Sassuolo nella propria strategia social?
- Farsi conoscere
- Creare sentiment positivo
- Veicolare le persone verso i servizi on land
Ovviamente ci sono state non poche sfide negli anni, la più recente di sicuro quella legata alla pandemia. La strategia per i festeggiamenti del centenario è dovuta cambiare a causa delle chiusure imposte dal Covid19 creando una grande opportunità per spingere in ambito digital; Chiara ha risposto presente con attivazioni e iniziative (formazione del secolo, template da utilizzare, giochi a tema) che le hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Abbiamo chiuso parlando del bilanciamento tra piano editoriale ed instant marketing in un settore dove l’imprevedibilità è all’ordine del giorno e dove i contenuti devono alcune volte essere calibrati in base al risultato sportivo. Flessibilità, come spesso accade, è la parola per vincere nel contesto moderno.