Neuroni Specchio: la scoperta che ha cambiato lo sport e l’apprendimento

Tra gli anni ’80 e ’90 un gruppo di ricercatori, tra cui Giacomo Rizzolatti, ha fatto una di quelle scoperte che sono in grado di cambiare totalmente il mondo dello sport, e non solo.

Stiamo parlando dei neuroni specchio, una classe di neuroni che si attiva sia quando un individuo esegue un’azione sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione compiuta da un soggetto terzo.

Da quel momento gli studi e le applicazioni sul mondo del calcio, e sulle modalità di apprendimento, sono cresciute esponenzialmente.

Oggi a Cambio di Campo parliamo proprio di loro e di come, ormai, stanno sempre di più portando lo sport verso un mondo completamente nuovo che si discosta da quello che è stato fino ad oggi.

partecipa alla discussione

i nostri social

condividi questo contenuto per migliorare lo sport

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Telegram

TUTTI I NOSTRI CONTENUTI PER TE

podcast
anders-krogh-jorgensen-sYY1FlMHOV4-unsplash
I nuovi influencer: atleti e società sportive. Le nuove opportunità del marketing, con Massimo Cortinovis (parte 2 di 3)
podcast
michele-feola--t40mnV3vAU-unsplash (1)
Pallavolo e calcio, tra tattica e controllo, con Ciro e François di Coach Factor (2/2)
podcast
GettyImages-1126010209
Autoefficacia: cos’è e cosa voleva dirci Albert Bandura
podcast
Soccer-Video-Performance-Analysis
Essere match analyst e allenatore, con Alberto Angelastri
podcast
nigel-msipa-WU2TFyzKTqY-unsplash
Il Calcio è fatica: il ruolo della fatica nel mondo sportivo
podcast
mobile-header
Binomio sport turismo: da opportunità a risultati, con Andrea Vidotti
podcast
randy-fath-ymf4_9Y9S_A-unsplash
Filosofia e Gestione di uno staff, palla a Filippo Giovagnoli di Metropolitan Oval
podcast
0809130309_632266_CADREGARI_6295354
Il gioco è il maestro, palla al mister Adriano Cadregari
podcast
LANCIO SBI 52 (1)
Parliamo di paralimpiadi a Sport Business Cafè, con Andrea Cicini e Andrea Vidotti
podcast
edoardo-busti-s27f-zECfXc-unsplash
La specializzazione del ruolo: perché non è utile

Nullam quis risus eget urna mollis ornare vel eu leo. Aenean lacinia bibendum nulla sed