Attenzione: non sarà possibile non imparare qualcosa da questo episodio. per cui, se sei debole di cuore, inadatto al cambiamento o lodevole del “ho sempre fatto così” non ascoltarlo.
Oggi siamo con Matteo Cioffi, psicologo e allenatore di calcio, oltre che docente di psicologia e responsabile dei corsi centrali (Uefa A, Uefa Pro e corsi preparatori atletici professionisti) della FIGC.
Lui ci ha parlato, in maniera pratica, di emozioni all’interno del processo decisionale e di conoscenza, facendoci capire come funzionano le emozioni e che ruolo abbia il nostro cervello nei processi di apprendimento.
Fidati, prendi carta a penna prima di ascoltarlo!
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Ecco alcune pillole estratte dall’episodio:
- “L’80% delle decisioni che prendiamo non riguardano il sistema razionale”
- Circa il processo di apprendimento, quando si ottiene un risultato positivo: “questo processo si basa sull’aspettativa (…) La prima volta si basa sul raggiungimento dell’obiettivo, la seconda volta si basa sull’aspettativa”
- “tutte le volte che l’aspettativa viene disattesa c’è tutto un processo (…) in cui si rifotografa quello che era diverso per andare a riunirlo a quello che era giusto, per non risbagliare, per fare la cosa giusta”
- “Di solito intendiamo a dare esercitazioni e giochi con soluzioni” e prosegue dicendo: “partiamo dal gioco (…) e “non diamo soluzioni, ma mettiamo problemi”
- In riferimento alla partita di scacchi tra Kasparov contro una macchina: “quelle milioni di scelte erano a priori eliminate a livello emozionale, non a livello razionale”
- in riferimento all’obiettivo dell’allenare l’uscita da una pressione: “se devo lavorare sull’uscita dalla pressione, metto il problema della pressioni. Non gli do la soluzione”
- “le nostre proposte (di allenamento, ndr) devono avere uno scopo e un contesto (…) vicini alla domenica” e prosegue “ma allora perché non giochiamo”