1914. È inverno e non è certo il calcio la priorità degli uomini di cui vi stiamo raccontando.
Questa storia parla di persone che certo non se la cavavano bene, sui campi di battaglia e al freddo.
Comincia con un canto di un uomo e prosegue con scambi di auguri, accensione di candele e una meravigliosa partita: il calcio unisce tutti anche tra i fronti francesi e britannici di fredde trincee. Il Natale ha dato loro una tregua.
Odio e armi abbassate per un momento: al suo posto un pallone e tanti sorrisi.
Negli stadi il contrario: ultras che cercano i conflitti, allenatori che odiano gli avversari e calciatori che vengono portati a esasperare la ricerca della vittoria con qualsiasi mezzo.
Sugli spalti e davanti alla TV i bambini.