Il mondo delle sponsorizzazioni è spesso rimasto un passo indietro rispetto all’avanzamento tecnologico nei vari trend di mercato, ma forse questa volta Giovanni Palazzi e ChainOn, della quale è CEO e founder, stanno davvero effettuando una reale disruption nel mercato sportivo. In questo episodio, proprio con Giovanni, parliamo di blockchain, smart contracts, intelligenza artificiale, marketplace peer to peer e ovviamente di sponsorizzazioni!
La sponsorizzazione ha puntato notoriamente sulla visibilità della marca ma ora non basta più, non è sufficiente perché internet ha rivoluzionato il mercato e il costo di molti accordi non è più sostenibile se come ritorno vi è semplicemente visibilità. La crescita del mercato sportivo ed il conseguente aumento del valore delle sponsorizzazioni unito agli shock che ha vissuto l’economia mondiale negli ultimi 15 anni hanno portato a rivalutare i vecchi paradigmi legati alla sponsorizzazioni e hanno aperto le porte a nuovi tipi di accordi.
Sono stati fatti tanti passi avanti ma la necessità sempre più pressante di analytics e di misurazione della performance ha nuovamente messo in discussione molti dei modelli generando nuove opportunità e riflessioni sul futuro di questo mondo che impatto in maniera consistente il mercato sportivo.
Abbiamo parlato ovviamente anche di Chain On, di cosa si tratta? Possiamo definirlo come un marketplace digitale di compravendita di sponsorizzazioni, diritti media e diritti di licenza. Ecco cosa lo distingue digitalmente parlando:
- algoritmi proprietari sviluppati in 20 anni di studi sulle sponsorizzazioni;
- intelligenza artificiale per il match più adeguato tra rightoholder e partner alla ricerca di ritorno sull’investimento;
- adozione della blockchain: scambio di asset pagati attraverso la rete, utilizzo smart contract.
Tutto questo, nel dettaglio, lo trovi nell’episodio di oggi!
La cosa certa è che questa piattaforma aprirà molte possibilità anche per i club più piccoli che potranno, grazie alla piattaforma, creare lo sponsor marketing plan e rendersi visibili anche a player molto più importanti di quelli con cui solitamente collaboravano. Si apre quindi un tema di meritocrazia che spesso è mancato e che porterà indubbiamente le società a puntare in maniera più importante su quelle figure in grado di generare pacchetti effettivamente appetibili in grado di valorizzare patrimonio di marca di club ed eventuale partner. Questo darà un boost ulteriore al processo di trasformazione dei club e alla necessità di professionalizzazione del settore. Non ci resta che attendere, buon ascolto!