Marco ha iniziato il suo percorso nello sport nel suo periodo di studio in Germania dove, durante l’ultimo anno di università, ha cominciato a lavorare in una società specializzata nelle ricerche di mercato sulle sponsorizzazioni sportive. Dopo qualche anno ha aperto la filiale milanese di questa stessa società per poi passare nel 2004 alla Sampdoria dove ha avuto Beppe Marotta come mentore.
Marco ci ha raccontato come è nata l’idea di creare una partnership con Amazon che ha permesso alla società di creare il proprio store personale all’interno della piattaforma creata da Jeff Bezos. Questa mossa ha permesso di dare un servizio non solo ai propri tifosi ma anche tutti coloro che sono simpatizzanti e possono usufruire servizi di altissimo livello.
Amazon diventa quindi uno strumento con la quale la Sampdoria si mette in contatto con il tifoso; è una piattaforma che permette di parlare con un singolo tifoso che si trova magari a migliaia di km. Si avrà quindi un ritorno economico diretto grazie alla marginalità e poi un ritorno indiretto grazie alla possibilità di raggiungere nuove persone che probabilmente fino a ieri non sarebbero state raggiungibili. Vi sarà così un contatto privilegiato con persone che nascono come clienti e potrebbero diventare tifoso. Un percorso inverso rispetto a quello classico dove il tifoso diventa cliente.
Dopodiché abbiamo parlato di Ambasciate blucerchiate, un progetto nato ormai qualche anno fa che potrebbe essere di sicuro replicato da molti club del nostro Paese, di calcio e non solo.
Non sono uffici fisici ma sono delle persone, tifosi blucerchiati, che hanno un ruolo importante nella vita economica di un determinato Paese. Il ruolo non è prettamente commerciale, ovvero trovare l’azienda partner/sponsor in un determinato Paese, ma creare delle relazioni internazionali che possano portare benefici alla Sampdoria. Soprattutto in termini di brand awareness.
E allora vediamo come tutto faccia parte di una strategia integrata: mi faccio conoscere attraverso degli eventi organizzati tramite gli ambasciatori e poi avrò un filo con il quale poter avere un ritorno a livello commerciale, Amazon.
Creare economicità serve anche per avere un budget per sviluppare progetti sociali in favore di persone e comunità svantaggiate; è così che unendo i puntini passione ed economicità si collegano per creare prodotti, servizi ed iniziative che fanno bene non solo ai tifosi ma a tutto l’ecosistema.
In un’analisi sul “conquistare” nuovi tifosi abbiamo visto come sempre di più in futuro le squadre vicine (spesso super rivali) dovrebbero cooperare per tenere vicini al calcio locale tutti i nuovi bambini che non hanno più solo il calcio di strada come svago ma hanno la possibilità di tifare squadre e giocatore lontani (in un mondo sempre più connesso) o addirittura tralasciare totalmente il calcio “vero” per concentrarsi su altri tipi di intrattenimento come la playstation o tanti altri.
Abbiamo chiuso con una domanda facile: quali saranno i prossimi passi che faranno svoltare il marketing sportivo? Completare il percorso che rende il calcio sempre più entertainment facendo attenzione alla digitalizzazione degli stadi, ai servizi connessi da offrire ai tifosi ma restando attenti a non perdere quell’originalità e quella spontaneità tipiche del calcio italiano. Bisognerà dunque ammodernarsi ma senza mai perdere il contatto umano, chi saprà valorizzarlo in modo nuovo e innovativo farà di sicuro la differenza.